lunedì 3 settembre 2007

Ranieri: "bravi tutti"


Due su due. Ranieri chiude alla grande la settimana dei ricordi. Mercoledì da Parma, questa volta da Cagliari, il tecnico è uscito con vittorie importanti e, soprattutto, con ancora più consapevolezza della forza della sua squadra. Forza dettata dalle giocate dei fuoriclasse, ma anche forza data dal carattere. Una caratteristica, questa, che non è mai mancata. “Il carattere di questa squadra è conosciuto in tutto il mondo – conferma Ranieri nel post partita -, è una Juve dura a morire, che non ci sta mai perdere. In più, i nuovi stanno prendendo la mentalità dei vecchi. So che dobbiamo ancora lavorare tanto. I risultati non mi fanno cambiare idea, così come succedeva quest’estate durante le amichevoli”. Poi un commento sulla gara contro il suo ex Cagliari: “E’ stata dura, questo Cagliari sa quello che vuole ed è difficile fare gioco affrontandolo. Ci ha allungato come non ha mai fatto nessuno. Abbiamo sofferto soprattutto nel primo tempo, poi dopo l’ingresso di Camoranesi si è accesa la luce. Buffon si è confermato il migliore al mondo e ha fortificato la squadra nei momenti difficili. Voglio fare i complimenti a loro due e a tutti i ragazzi per questa vittoria”.

Juve, capolavoro a Cagliari: 3-2!!!


Ranieri aveva chiesto una Juve da spot e al Sant’Elia si è giocata una partita da spettacolo puro e, soprattutto, da emozioni da cardiopalma. La Juventus torna dalla Sardegna con una vittoria per 3-2 che la mantiene in testa e le permette di guardare al futuro con ancora più ottimismo. Una vittoria da fuoriclasse da battaglia, pronti a lottare su tutti i palloni. Match scoppiettante, in particolare nella ripresa. Segna Trezeguet, pareggia Foggia su rigore. Tagliavento fischia un altro penalty - per un intervento sul pallone di Chiellini su Conti – e poi torna sui suoi passi. Buffon miracoloso su Bianco e Camoranesi fantastico sul 2-1 di Del Piero. Altro fallo in area, rigore segnato da Foggia ed espulso Zebina. Dopo il rosso anche per Del Grosso, ci pensa Chiellini a firmare il gol del sorpasso definitivo. Il gol che vale la vetta a punteggio pieno.
Dopo aver viaggiato proficuamente in Coppa Italia (successo mercoledì a Parma), la Juventus prova a farlo anche in campionato. Si riparte dal Sant’Elia di Cagliari, uno stadio che Claudio Ranieri conosce bene per i suoi felici trascorsi a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Il tecnico manda in campo quasi la stessa squadra dell’esordio, con la sola novità di Zebina (altro ex insieme a Zanetti) in difesa, l’avanzamento di Salihamidzic e Nocerino che va in panchina. Nel Cagliari, due vittorie in tre giorni, c’è l’esordio dell’argentino Larrivey, schierato in attacco a fianco dell’ex riminese Matri. Foggia, l’uomo più temuto, piazzato largo a destra.
La gara entra subito nel vivo con Conti che sfiora il palo con una punizione dal limite. C’è equilibrio, con entrambe le squadre che si provano. La prima azione juventina parte da un’ingenuità dei padroni di casa: errore nella battuta di una punizione, Nedved manovra il contropiede che finisce con un fallo che non dà esiti. Larrivey comincia a farsi vedere e ci prova due volte in un minuto – intorno al 15 – ma Buffon non deve mai intervenire. Foggia resta l’uomo più temuto con i suoi affondi a destra. Su uno di questi, colpo di testa di Matri e pallone alto. Stesso copione al 29’ e questa volta lo stacco è out davvero di un soffio.
La Juventus arriva pericolosamente dalle parti di Fortin al 32’ con un lancio di Zanetti su cui Del Piero non arriva per poco. Zanetti e Del Grosso vengono ammoniti nel giro di un paio di minuti. La squadra di Ranieri cresce. Prima un tiro di Zanetti deviato in angolo e dal tiro dalla bandierina i padroni di casa si salvano a fatica. Anche Zebina prende il giallo prima del riposo. Sembrerebbe l’ultima nota di cronaca, invece a pochi secondi dal fischio di Tagliavento la Juventus costruisce la più grossa palla gol della partita: Del Piero si invola, supera con un pallonetto Fortin ma mette alto su tentativo di recupero di Lopez. Si torna negli spogliatoi sullo 0-0 ma con il rimpianto per l’occasione sfumata.
Ripresa. La Juventus cambia volto. Due volte in pochi minuti. Non rientra Criscito che lascia spazio a Legrottaglie e dopo una manciata di secondi si ferma Salihamidzic: entra Camoranesi, alla prima stagionale. L’italo-argentino dà la scossa e in pochi minuti succede di tutto. Proprio Camoranesi colpisce di testa dal dischetto, il pallone si impenna ed il primo ad arrivarci è il solito rapace Trezeguet che mette dentro anticipando Fortin. Il Cagliari reagisce come meglio non potrebbe. Buffon salva da campione su Larrivery e un attimo dopo ci pensa Tagliavento, fischiando un dubbio rigore per intervento di Legrottaglie su Matri. Foggia trasforma nonostante un grande intervento di Buffon che tocca ma non riesce a respingere.
Nel primo quarto d’ora della ripresa, la gara ha vissuto più emozioni di tutto il primo tempo. La Juventus vuole vincere ma anche il Cagliari non si tira indietro. Giampaolo mette dentro Acquafresca per Matri. Al 25’ possibile svolta. Conti si infila in area, Chiellini lo anticipa in angolo ma Tagliavento fischia un altro rigore per il Cagliari. Decisivo l’intervento dell’assistente Cariolato che fa cambiare la decisione errata. Un attimo dopo, vero miracolo di Buffon per salvare su Bianco da due passi. Il portiere si ripete anche su Foggia. Ammonito Conti (prima era toccato a Nedved) e Ferri subentra a Pisano.
Ma è la Juventus che torna a colpire subito dopo le mezz’ora. Almiron mette dentro un pallone che sembra perso, ma Camoranesi lo trasforma in un capolavoro: volée a scavalcare Fortin su cui si fionda Del Piero. Anche questa volta il vantaggio dura poco e anche questa volta ci mette del suo Tagliavento che fischia un altro rigore per i padroni di casa. Foggia trasforma ancora e la Juve subisce anche l’espulsione di Zebina. Fortunatamente, l’inferiorità non dura che qualche secondo: fallo di Del Grosso, già ammonito, e rosso. Tutto il Sant’Elia sa che può succedere ancora di tutto e infatti succede. Proprio al 45’, Del Piero si guadagna una punizione, Camoranesi la scodella in mezzo e Chiellini ci mette la testa per il gol del 3-2. Questa volta il vantaggio arriva fino alla fine e senza particolari patemi. E’ una vittoria che vale oro e che permette ai bianconeri di stare in testa alla classifica per due settimane, fino dopo la sosta per le nazionali, quando all’Olimpico arriverà l’Udinese.


CAGLIARI-JUVENTUS 2-3 (0-0)


RETI: 9' s.t. Trezeguet, 11' e 36' s.t. Foggia (rigori), 31' s.t. Del Piero, 45' s.t. Chiellini


CAGLIARI: Fortin; Pisano (29' s.t. Ferri), Lopez, Bianco, Del Grosso; Foggia, Conti, Parola, Fini (34' s.t. D’Agostino); Larrivey, Matri (20' s.t. Acquafresca)

A disposizione: Koprivec, Canini, Budel, Biondini

Allenatore: Giampaolo


JUVENTUS: Buffon; Zebina, Andrade, Criscito (1' s.t. Legrottaglie), Chiellini; Salihamidzic (4' s.t. Camoranesi), Zanetti, Almiron (42' s.t. Nocerino), Nedved; Del Piero, Trezeguet

A disposizione: Belardi, Molinaro, Tiago, Palladino

Allenatore: Ranieri.


AMMONITI: 33' p.t. Zanetti, 36' p.t. Del Grosso, 44' p.t. Zebina, 17' s.t. Nedved, 28' s.t. Conti, 33' s.t. Legrottaglie


ESPULSI: 36' s.t. Zebina, 38' s.t. Del Grosso


ARBITRO: Tagliavento di Terni


ASSISTENTI: Pugiotto e Cariolato - QUARTO UOMO: Palanca


Auguri Pavel!


Il guerriero bianconero compie 35 anni!

Con la speranza che continui a farci sognare, il tifo bianconero gli invia i migliori auguri di un felice compleanno al suo guerriero!

Coppa Italia: Juve espugna Parma: 3-1


L’agosto juventino si chiude all’insegna dei volti nuovi. Segnano Molinaro, Almiron e Salihamidzic e la squadra di Ranieri vola in Coppa Italia. Il Tardini di Parma è espugnato con un 3-1 d’autorità, con il punteggio in discussione solo dopo il rigore di Castellini del momentaneo 2-1. Non si fanno sentire troppo le assenze. I bianconeri volano agli ottavi dove trovano l’Empoli di Giovinco, Marchisio, Piccolo e Volpato, ma soprattutto dà un altro segnale. Domenica, a Cagliari, il compito di confermare ancora la crescita di tutto il gruppo.
Riparte da Parma l’avventura della Juventus in Coppa Italia. Claudio Ranieri torna per la prima volta al Tardini da avversario. Il tecnico romano deve fare a meno di alcuni elementi di spicco quali Del Piero, Nedved, Camoranesi, Zanetti, Criscito e Birindelli e ripropone la coppa centrale formata da Tiago e Almiron. Davanti all’ex Buffon, giocano Zebina, Andrade, Legrottaglie e Chiellini. Nocerino e Salihamidzic completano il centrocampo, con il napoletano schierato a sinistra. Trezeguet e Iaquinta di punta. Il Parma risponde con la coppia d’attacco formata da Paponi e Reginaldo.
L’inizio è all’insegna dell’equilibrio. Nella prima metà del tempo, il Parma si procura quattro angoli (mai pericolosi), la Juventus –per la prima volta in maglia blu - risponde con azioni manovrate che mandano al tiro Almiron, Tiago e, soprattutto, Iaquinta (servito da un grande tocco di Tiago). Al 28’ ci prova Almiron su punizione: pallone alto. Col passare dei minuti, la squadra di Ranieri cresce e Pavarini deve iniziare ad impegnarsi. Prima per salvare un destro da lontano di Almiron. Poi per mettere in angolo un girata fulminea di Trezeguet.
Anche la situazione degli angoli inizia a equilibrarsi con tre battute dalla bandierina in pochi minuti per i bianconeri. Ranieri prova ad apportare un correttivo tattico invertendo Salihamidzic e Nocerino. Il giovane partenopeo diventa subito protagonista mettendo in mezzo un cross (dopo un’altra azione di forza di Iaquinta) allontanato a fatica dalla difesa parmense. Il finale si chiude con un po’ di preoccupazione per Legrottaglie che resta a terra per alcuni minuti. La Juventus torna negli spogliatoi in 11 e con la sensazione di aver fatto qualcosa in più del Parma, nonostante lo 0-0.
Il difensore pugliese non recupera e resta negli spogliatoi. Al suo posto c’è Boumsong. La formazione di Ranieri prova a partire a mille e si procura subito un angolo con Iaquinta. Dopo un’uscita di Buffon su Castellini è ancora la Juve a rendersi pericolosa: lancio di Andrade per Trezeguet che controlla e prova un tiro-cross che costringe Pavarini a smanacciare in tuffo. Boumsong potrebbe lasciare il segno sulla partita con un colpo di testa da azione d’angolo ma la sfera finisce alta. Al 14’ Ranieri mette Molinaro per Nocerino. Il salernitano si piazza davanti a Chiellini e Salihamidzic (uno degli ammoniti con Trezeguet e Tiago) si risposta a destra.
La mossa dà una svolta che forse neppure il mister attende così repentina. Al 17’, cross di Chiellini e perfetta torsione di testa di Molinaro che replica così la prodezza di Sunderland. Il Parma reagiste e con Dessena prova un’azione che non crea però troppi grattacapi a Buffon. Di Carlo prova a correre ai ripari e mette dentro i più esperti Morfeo e Budan per Paponi e Tombesi. Morfeo entra subito in partita e si procura una punizione dal limite, la batte per Parravicini che costringe Buffon alla gran parata con i piedi.
La gara si accende ancora di più e intorno alla mezz’ora si vivono due possibili svolte della gara. Al 28’ Almiron si procura una punizione dal limite e la trasforma con una botta che buca la barriera. Sembra fatta, ma un attimo dopo Bergonzi sanziona un intervento di Zebina su Budan e fischia il rigore che Castellini trasforma nonostante il tentativo di parata di Buffon. Per alcuni minuti, i padroni di casa ci credono e attaccano. Ma il gol lo segna ancora la Juve con Salihamidzic che pesca un tiro dal limite che, deviato da un difensore, si insacca alle spalle di Pavarini. Nel finale è il nuovo entrato Palladino a cercare gloria ma ancora Pavarini gli nega la gioia del gol. Finisce 3-1 che significa passaggio del turno. E l’ultima volta che la Juventus ha espugnato il Tardini in Coppa Italia, il trofeo è arrivato a Torino.


Coppa Italia TIM 2007/08 Terzo turno


Parma, stadio Tardini Mercoledì 29 agosto 2007, ore 21


PARMA - JUVENTUS 1-3 (0-0)


RETI: 17' s.t. Molinaro, 28' s.t. Almiron, 30' s.t. Castellini, 37' s.t. Salihamidzic


PARMA: Pavarini; Coly, Paci, Couto, Castellini; Dessena, Parravicini, Morrone, Tombesi (23' s.t. Budan); Reginaldo, Paponi (23' s.t. Morfeo)A disposizione: Bucci, Rossi, Crisci, Zenoni, Cigarini

Allenatore: Di Carlo


JUVENTUS: Buffon; Zebina, Andrade, Legrottaglie (1' s.t. Boumsong), Chiellini; Nocerino (14' s.t. Molinaro), Almiron, Tiago, Salihamidzic; Iaquinta (34' s.t. Palladino), Trezeguet

A disposizione: Belardi, Duravia, Castiglia, Esposito

Allenatore Ranieri


AMMONITI: 38' p.t. Trezeguet, 6' s.t. Salihamidzic, 14' s.t. Tiago, 40' s.t. Morfeo, 41' s.t. Reginaldo


ARBITRO: Bergonzi di Genova


ASSISTENTI: Maggiani e PirondiniQUARTO UOMO: Dondarini

sabato 1 settembre 2007

Coppa Italia - Juve regola Parma: 1-3


L’agosto juventino si chiude all’insegna dei volti nuovi. Segnano Molinaro, Almiron e Salihamidzic e la squadra di Ranieri vola in Coppa Italia. Il Tardini di Parma è espugnato con un 3-1 d’autorità, con il punteggio in discussione solo dopo il rigore di Castellini del momentaneo 2-1. Non si fanno sentire troppo le assenze. I bianconeri volano agli ottavi dove trovano l’Empoli di Giovinco, Marchisio, Piccolo e Volpato, ma soprattutto dà un altro segnale. Domenica, a Cagliari, il compito di confermare ancora la crescita di tutto il gruppo.
Riparte da Parma l’avventura della Juventus in Coppa Italia. Claudio Ranieri torna per la prima volta al Tardini da avversario. Il tecnico romano deve fare a meno di alcuni elementi di spicco quali Del Piero, Nedved, Camoranesi, Zanetti, Criscito e Birindelli e ripropone la coppa centrale formata da Tiago e Almiron. Davanti all’ex Buffon, giocano Zebina, Andrade, Legrottaglie e Chiellini. Nocerino e Salihamidzic completano il centrocampo, con il napoletano schierato a sinistra. Trezeguet e Iaquinta di punta. Il Parma risponde con la coppia d’attacco formata da Paponi e Reginaldo.
L’inizio è all’insegna dell’equilibrio. Nella prima metà del tempo, il Parma si procura quattro angoli (mai pericolosi), la Juventus –per la prima volta in maglia blu - risponde con azioni manovrate che mandano al tiro Almiron, Tiago e, soprattutto, Iaquinta (servito da un grande tocco di Tiago). Al 28’ ci prova Almiron su punizione: pallone alto. Col passare dei minuti, la squadra di Ranieri cresce e Pavarini deve iniziare ad impegnarsi. Prima per salvare un destro da lontano di Almiron. Poi per mettere in angolo un girata fulminea di Trezeguet.
Anche la situazione degli angoli inizia a equilibrarsi con tre battute dalla bandierina in pochi minuti per i bianconeri. Ranieri prova ad apportare un correttivo tattico invertendo Salihamidzic e Nocerino. Il giovane partenopeo diventa subito protagonista mettendo in mezzo un cross (dopo un’altra azione di forza di Iaquinta) allontanato a fatica dalla difesa parmense. Il finale si chiude con un po’ di preoccupazione per Legrottaglie che resta a terra per alcuni minuti. La Juventus torna negli spogliatoi in 11 e con la sensazione di aver fatto qualcosa in più del Parma, nonostante lo 0-0.
Il difensore pugliese non recupera e resta negli spogliatoi. Al suo posto c’è Boumsong. La formazione di Ranieri prova a partire a mille e si procura subito un angolo con Iaquinta. Dopo un’uscita di Buffon su Castellini è ancora la Juve a rendersi pericolosa: lancio di Andrade per Trezeguet che controlla e prova un tiro-cross che costringe Pavarini a smanacciare in tuffo. Boumsong potrebbe lasciare il segno sulla partita con un colpo di testa da azione d’angolo ma la sfera finisce alta. Al 14’ Ranieri mette Molinaro per Nocerino. Il salernitano si piazza davanti a Chiellini e Salihamidzic (uno degli ammoniti con Trezeguet e Tiago) si risposta a destra.
La mossa dà una svolta che forse neppure il mister attende così repentina. Al 17’, cross di Chiellini e perfetta torsione di testa di Molinaro che replica così la prodezza di Sunderland. Il Parma reagiste e con Dessena prova un’azione che non crea però troppi grattacapi a Buffon. Di Carlo prova a correre ai ripari e mette dentro i più esperti Morfeo e Budan per Paponi e Tombesi. Morfeo entra subito in partita e si procura una punizione dal limite, la batte per Parravicini che costringe Buffon alla gran parata con i piedi.
La gara si accende ancora di più e intorno alla mezz’ora si vivono due possibili svolte della gara. Al 28’ Almiron si procura una punizione dal limite e la trasforma con una botta che buca la barriera. Sembra fatta, ma un attimo dopo Bergonzi sanziona un intervento di Zebina su Budan e fischia il rigore che Castellini trasforma nonostante il tentativo di parata di Buffon. Per alcuni minuti, i padroni di casa ci credono e attaccano. Ma il gol lo segna ancora la Juve con Salihamidzic che pesca un tiro dal limite che, deviato da un difensore, si insacca alle spalle di Pavarini. Nel finale è il nuovo entrato Palladino a cercare gloria ma ancora Pavarini gli nega la gioia del gol. Finisce 3-1 che significa passaggio del turno. E l’ultima volta che la Juventus ha espugnato il Tardini in Coppa Italia, il trofeo è arrivato a Torino.
Coppa Italia TIM 2007/08 Terzo turno


Parma, stadio Tardini Mercoledì 29 agosto 2007, ore 21


PARMA - JUVENTUS 1-3 (0-0)


RETI: 17' s.t. Molinaro, 28' s.t. Almiron, 30' s.t. Castellini, 37' s.t. Salihamidzic


PARMA: Pavarini; Coly, Paci, Couto, Castellini; Dessena, Parravicini, Morrone, Tombesi (23' s.t. Budan); Reginaldo, Paponi (23' s.t. Morfeo)A disposizione: Bucci, Rossi, Crisci, Zenoni, Cigarini

Allenatore: Di Carlo


JUVENTUS: Buffon; Zebina, Andrade, Legrottaglie (1' s.t. Boumsong), Chiellini; Nocerino (14' s.t. Molinaro), Almiron, Tiago, Salihamidzic; Iaquinta (34' s.t. Palladino), Trezeguet

A disposizione: Belardi, Duravia, Castiglia, Esposito

Allenatore Ranieri


AMMONITI: 38' p.t. Trezeguet, 6' s.t. Salihamidzic, 14' s.t. Tiago, 40' s.t. Morfeo, 41' s.t. Reginaldo

ARBITRO: Bergonzi di Genova


ASSISTENTI: Maggiani e Pirondini QUARTO UOMO: Dondarini

mercoledì 29 agosto 2007

Cordoglio per Puerta


Una brutta notizia ha colpito tutto il calcio europeo, in particolare quello spagnolo. Nel pomeriggio è infatti morto Antonio Puerta, il giovane calciatore del Siviglia che era stato colpito da un malore sabato scorso nel corso della gara di campionato contro il Getafe. La Juventus Football Club partecipa al dolore della famiglia e della società spagnola.

domenica 26 agosto 2007

Zanetti: "l'aspettavamo da un anno"


C’è un feeling speciale che lega Claudio Ranieri e Cristiano Zanetti. E’ stato il tecnico romano, ai tempi della Fiorentina, a lanciarlo nel grande calcio quando ancora era un ragazzino. Ora i due si sono ritrovati, per la gioia di entrambi. Il centrocampista è stato tra i migliori in precampionato e si è confermato anche all’esordio contro il Livorno: “Questa partita la sognavamo da un anno - ha confessato a Juventus Channe - quindi siamo davvero contenti per come è andata. Avevamo tanta rabbia e voglia di Serie A. Ci abbiamo messo una ventina di minuti per superare l’impatto, dopo siamo andati alla grande. Anche in mezzo siamo andati bene, ora dobbiamo continuare a lavorare per crescere ancora. Intanto pensiamo alla sfida di mercoledì”.

Trezeguet: "siamo tornati"


Uno, due, Trezegol. La Serie A è ricominciata nel nome del bomber francese. Il Livorno si dimostra squadra porta fortuna e ora sono sette i gol segnati ai toscani. Inizia benissimo il campionato della Juventus e inizia alla grande anche la rincorsa di David alla classifica cannonieri. Ecco intanto le parole di David: “Abbiamo dimostrato che siamo tornati. E' stata decisamente una buona prima gara, abbiamo dimostrato tantissima voglia di fare bene. Adesso guardiamo avanti, abbiamo fatto solamente un passo, anche se è importante per la fiducia e il morale”.

Ranieri: "piaciuta la tranquillità"


Voleva una vittoria per partire bene. Un po’ di sole per il suo albero, riprendendo una battuta della vigilia. Claudio Ranieri non poteva avere esordio migliore sulla panchina juventina. Un 5-1 che fa morale e aiuta per lavorare con ancora più tranquillità. Ecco, a fine gara, le parole del mister: “Non mi sono ancora tolto la curiosità, ci vorranno due o tre partite. Fare risultati positivi all’inizio aiuta a crescere, soprattutto i più giovani che devono sentirsi a loro agio con una maglia così importante. Mi è piaciuta la compattezza della squadra, anche se quella non è mai mancata neppure nei tornei estivi, ma soprattutto la tranquillità che i ragazzi ci hanno messo per stanare un Livorno che giocava molto chiuso. Poi, dopo il secondo gol, quando loro sono stati costretti ad aprirsi, in campo aperto abbiamo giocato a nostro agio”.

La Juve travolge il Livorno: 5-1


Meglio di così non poteva iniziare. La Juventus fa il botto all’esordio. Supera il Livorno 5-1, merito soprattutto di un grande finale (tre gol negli ultimi 10 minuti) e lancia subito un segnale a tutti. Trezeguet si conferma uomo da prima giornata e inizia con un tris. Iaquinta brinda l’esordio con una doppietta (rigore e tocco fortunoso). La squadra di Ranieri vola subito in vetta da sola in attesa di tutte le gare della domenica. Pari nell’anticipo tra Lazio e Torino. Domenica a Cagliari la prima verifica. Ma prima, sotto con la Coppa Italia, mercoledì a Parma.
La prima Juventus “ufficiale” di Claudio Ranieri prevede, davanti a Buffon, una difesa a quattro con Salihamidzic e Chiellini sugli esterni, Andrade e Criscito centrali. A centrocampo, Nocerino a destra, Almiron e Zanetti sono in mezzo, Nedved a sinistra. Davanti la coppia collaudata formata da capitan Del Piero e Trezeguet.
L’avvio dei bianconeri è promettente. Nell’area livornese si accendono subito un paio di mischie pericolose ma senza esito. La squadra prova a mettere in pratica i dettami del mister: palla a terra, tocchi veloci e smarcanti per trovare varchi contro un avversario che si chiude bene e prova a ripartire appena ne ha la possibilità. Il primo tiro in porta degli ospiti è di Loviso su punizione ma tra le braccia di Buffon. Lo schema preferito dagli ospiti è il lancio alto per la testa di Rossini che prova la sponda per ill compagno Tavano.
Al 26’ la Juventus crea la sua prima grande occasione. Del Piero-Nedved e tocco smarcante per Trezeguet che gira di prima intenzione: Amelia ci mette il piede e manda in angolo. Il portiere ancora protagonista un attimo dopo un bolide da lunghissima distanza di Chiellini. E’ il momento migliore e il gol arriva puntuale. Minuto 28: Del Piero si procura un angolo, lo batte scambiando con Nedved, prima di centrare preciso per la testa di Trezeguet che non perdona. Trezegol riparte da dove si era fermato all’ultima dell’anno scorso contro lo Spezia. Ennesimo centro al Livorno, ormai tra le sue vittime preferite.
La squadra di Ranieri non si accontenta e, dopo un’ammonizione di Pasquale, sfiora il bis con Zanetti che viene smarcato da Almiron e sfiora la traversa dal limite. Un attimo dopo, punizione di Del Piero e altro volo di Amelia, decisamente il migliore livornese in campo. Prima del riposo, anche Loviso finisce sul taccuino di Gava, ammonito per proteste. Squadre negli spogliatoi con un 1-0 per i bianconeri, persino stretto per le tante occasioni create dalla formazione di Ranieri.
Ripresa. Squadre in campo con gli stessi uomini e Juventus che attacca verso la Curva Scirea Nord. La prima conclusione è del 7’ con un sinistro di Almiron finito alto. L’argentino si ripete un minuto dopo con un tocco dal limite deviato da un difensore e parato facilmente di Amelia. All’8’ il primo cambio della gara: Tristan per Tavano. Tre minuti dopo, altrasostituzione: l’ex Volpe (Campione d’Italia 2006 con la Primavera di Chiarenza), in campo per Emanuele Filippini. Criscito e Andrade si trovano così di fronte due ex compagni di squadra.
Al 15’ il primo cambio anche per Ranieri: Iaquinta, al suo esordio al Comunale, per Del Piero. Cambia il tandem d’attacco ma non la voglia di Nedved che si batte sempre come un leone. Il capitano esce dopo un’ottima ora di gioco, impreziosita dall’assist per la rete di Trezeguet. Il Livorno inizia ad attaccare con maggiore convinzione anche se Buffon continua a non correre pericoli. Un colpo di testa di Galante al 22’ è alto. Più pericoloso quello di Rossini un attimo dopo, ma sempre fuori dallo specchio.
Al 26’ scatta il momento più atteso, quello del raddoppio. Fa tuttoIaquinta: si procura un rigore (fallo di Grandoni, ammonito), lo realizza e si fa ammonire per essersi tolto la maglia. Ma va bene così. Gol all’esordio e 2-0. E’ di nuovo tempo di cambi. Diamanti per Rossini nel Livorno, Zebina per Salihamidzic e, subito dopo, Tiago per Almiron.
Sembra una gara che non deve più regalare emozioni, invece succede di tutto. Prima è Iaquinta a trovare il tris, con un tocco fortunoso su conclusione dal limite di Nedved. Ma un minuto dopo, l’ex udinese ci mette tutta la sua classe fuggendo in contropiede e servendo a Trezeguet uno di quei palloni che il francese non sbaglia mai: 4-0. La sfida personale è aperta e finisce in pieno recupero con il successo parziale di Trezegol che mette dentro dopo l’ennesima grande azione di Nocerino, tra i migliori in campo. Prima del finale, il Livorno pesca la rete con Loviso. Finisce con un 5-1 fin troppo pesante per gli ospiti ma che proietta subito i bianconeri in vetta. Ma, soprattutto, manda un segnali a tutti: la Juventus è tornata!

JUVENTUS - LIVORNO 5-1 (1-0)

RETI: 29' p.t., 42' s.t. e 47' s. t. Trezeguet, 26' s. t. 40' s.t. Iaquinta, 49' s. t. Loviso
JUVENTUS: Buffon; Salihamidzic (29' s.t. Zebina), Andrade, Criscito, Chiellini; Nocerino, Zanetti, Almiron (34' s. t. Tiago), Nedved; Del Piero (15' s. t. Iaquinta), Trezeguet
A disposizione: Belardi, Molinaro, Camoranesi, PalladinoAllenatore: Ranieri
LIVORNO: Amelia; Grandoni, Knezevic, Galante, Pasquale; Antonio, Filippini (11' s. t. Volpe), Loviso, Pulzetti, Emanuele Filippini; Rossini (29' s.t. Diamanti), Tavano (8' s. t. Tristan)
A disposizione: De Lucia, Balleri, Pavan, VidigalAllenatore: Orsi
AMMONITI: 32' p.t. Pasquale, 41' p.t. Zanetti, 45' p.t. Loviso, 25' s. t. Gradoni, 26' s.t. Iaquinta, 35' s. t. Nocerino
ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto
ASSISTENTI: Biasiutto e LionQUARTO UOMO: Romeo
NOTE: spettatori 21.414 per un incasso di € 453.503,25.