lunedì 3 settembre 2007

Juve, capolavoro a Cagliari: 3-2!!!


Ranieri aveva chiesto una Juve da spot e al Sant’Elia si è giocata una partita da spettacolo puro e, soprattutto, da emozioni da cardiopalma. La Juventus torna dalla Sardegna con una vittoria per 3-2 che la mantiene in testa e le permette di guardare al futuro con ancora più ottimismo. Una vittoria da fuoriclasse da battaglia, pronti a lottare su tutti i palloni. Match scoppiettante, in particolare nella ripresa. Segna Trezeguet, pareggia Foggia su rigore. Tagliavento fischia un altro penalty - per un intervento sul pallone di Chiellini su Conti – e poi torna sui suoi passi. Buffon miracoloso su Bianco e Camoranesi fantastico sul 2-1 di Del Piero. Altro fallo in area, rigore segnato da Foggia ed espulso Zebina. Dopo il rosso anche per Del Grosso, ci pensa Chiellini a firmare il gol del sorpasso definitivo. Il gol che vale la vetta a punteggio pieno.
Dopo aver viaggiato proficuamente in Coppa Italia (successo mercoledì a Parma), la Juventus prova a farlo anche in campionato. Si riparte dal Sant’Elia di Cagliari, uno stadio che Claudio Ranieri conosce bene per i suoi felici trascorsi a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Il tecnico manda in campo quasi la stessa squadra dell’esordio, con la sola novità di Zebina (altro ex insieme a Zanetti) in difesa, l’avanzamento di Salihamidzic e Nocerino che va in panchina. Nel Cagliari, due vittorie in tre giorni, c’è l’esordio dell’argentino Larrivey, schierato in attacco a fianco dell’ex riminese Matri. Foggia, l’uomo più temuto, piazzato largo a destra.
La gara entra subito nel vivo con Conti che sfiora il palo con una punizione dal limite. C’è equilibrio, con entrambe le squadre che si provano. La prima azione juventina parte da un’ingenuità dei padroni di casa: errore nella battuta di una punizione, Nedved manovra il contropiede che finisce con un fallo che non dà esiti. Larrivey comincia a farsi vedere e ci prova due volte in un minuto – intorno al 15 – ma Buffon non deve mai intervenire. Foggia resta l’uomo più temuto con i suoi affondi a destra. Su uno di questi, colpo di testa di Matri e pallone alto. Stesso copione al 29’ e questa volta lo stacco è out davvero di un soffio.
La Juventus arriva pericolosamente dalle parti di Fortin al 32’ con un lancio di Zanetti su cui Del Piero non arriva per poco. Zanetti e Del Grosso vengono ammoniti nel giro di un paio di minuti. La squadra di Ranieri cresce. Prima un tiro di Zanetti deviato in angolo e dal tiro dalla bandierina i padroni di casa si salvano a fatica. Anche Zebina prende il giallo prima del riposo. Sembrerebbe l’ultima nota di cronaca, invece a pochi secondi dal fischio di Tagliavento la Juventus costruisce la più grossa palla gol della partita: Del Piero si invola, supera con un pallonetto Fortin ma mette alto su tentativo di recupero di Lopez. Si torna negli spogliatoi sullo 0-0 ma con il rimpianto per l’occasione sfumata.
Ripresa. La Juventus cambia volto. Due volte in pochi minuti. Non rientra Criscito che lascia spazio a Legrottaglie e dopo una manciata di secondi si ferma Salihamidzic: entra Camoranesi, alla prima stagionale. L’italo-argentino dà la scossa e in pochi minuti succede di tutto. Proprio Camoranesi colpisce di testa dal dischetto, il pallone si impenna ed il primo ad arrivarci è il solito rapace Trezeguet che mette dentro anticipando Fortin. Il Cagliari reagisce come meglio non potrebbe. Buffon salva da campione su Larrivery e un attimo dopo ci pensa Tagliavento, fischiando un dubbio rigore per intervento di Legrottaglie su Matri. Foggia trasforma nonostante un grande intervento di Buffon che tocca ma non riesce a respingere.
Nel primo quarto d’ora della ripresa, la gara ha vissuto più emozioni di tutto il primo tempo. La Juventus vuole vincere ma anche il Cagliari non si tira indietro. Giampaolo mette dentro Acquafresca per Matri. Al 25’ possibile svolta. Conti si infila in area, Chiellini lo anticipa in angolo ma Tagliavento fischia un altro rigore per il Cagliari. Decisivo l’intervento dell’assistente Cariolato che fa cambiare la decisione errata. Un attimo dopo, vero miracolo di Buffon per salvare su Bianco da due passi. Il portiere si ripete anche su Foggia. Ammonito Conti (prima era toccato a Nedved) e Ferri subentra a Pisano.
Ma è la Juventus che torna a colpire subito dopo le mezz’ora. Almiron mette dentro un pallone che sembra perso, ma Camoranesi lo trasforma in un capolavoro: volée a scavalcare Fortin su cui si fionda Del Piero. Anche questa volta il vantaggio dura poco e anche questa volta ci mette del suo Tagliavento che fischia un altro rigore per i padroni di casa. Foggia trasforma ancora e la Juve subisce anche l’espulsione di Zebina. Fortunatamente, l’inferiorità non dura che qualche secondo: fallo di Del Grosso, già ammonito, e rosso. Tutto il Sant’Elia sa che può succedere ancora di tutto e infatti succede. Proprio al 45’, Del Piero si guadagna una punizione, Camoranesi la scodella in mezzo e Chiellini ci mette la testa per il gol del 3-2. Questa volta il vantaggio arriva fino alla fine e senza particolari patemi. E’ una vittoria che vale oro e che permette ai bianconeri di stare in testa alla classifica per due settimane, fino dopo la sosta per le nazionali, quando all’Olimpico arriverà l’Udinese.


CAGLIARI-JUVENTUS 2-3 (0-0)


RETI: 9' s.t. Trezeguet, 11' e 36' s.t. Foggia (rigori), 31' s.t. Del Piero, 45' s.t. Chiellini


CAGLIARI: Fortin; Pisano (29' s.t. Ferri), Lopez, Bianco, Del Grosso; Foggia, Conti, Parola, Fini (34' s.t. D’Agostino); Larrivey, Matri (20' s.t. Acquafresca)

A disposizione: Koprivec, Canini, Budel, Biondini

Allenatore: Giampaolo


JUVENTUS: Buffon; Zebina, Andrade, Criscito (1' s.t. Legrottaglie), Chiellini; Salihamidzic (4' s.t. Camoranesi), Zanetti, Almiron (42' s.t. Nocerino), Nedved; Del Piero, Trezeguet

A disposizione: Belardi, Molinaro, Tiago, Palladino

Allenatore: Ranieri.


AMMONITI: 33' p.t. Zanetti, 36' p.t. Del Grosso, 44' p.t. Zebina, 17' s.t. Nedved, 28' s.t. Conti, 33' s.t. Legrottaglie


ESPULSI: 36' s.t. Zebina, 38' s.t. Del Grosso


ARBITRO: Tagliavento di Terni


ASSISTENTI: Pugiotto e Cariolato - QUARTO UOMO: Palanca


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