Andrade passa dal Deportivo La Coruna alla Juventus a titolo definitivo per 9 milioni di euro.
Mentre si prepara per compiere un grande passo nella sua carriera professionale, nella forma di un trasferimento alla Juventus, il difensore della nazionale portoghese Jorge Andrade parla delle sue aspettative con uefa.com.uefa.com: Come consideri questo passo nella tua carriera?Jorge Andrade: E', senza dubbio, un grande salto. Anche se ho già giocato con grandi club europei come FC Porto o Deportivo, adesso sono in un club che è considerato un vero gigante del calcio mondiale. Non ci sono giocatori che non proverebbero orgoglio nel rappresentare un simbolo del calcio come la Juventus. Per la storia, per la tradizione, per i titoli, per l'importanza che ha nel mondo del calcio, posso sicuramente dire che si tratta di un grande salto in avanti per la mia carriera.uefa.com: Credi che si tratti di un trasferimento rischioso visto che la squadra è in ricostruzione dopo la retrocessione in serie B e il ritorno in Serie A?Jorge Andrade: Non è un rischio. E' una motivazione extra. La Juve è appena tornata in Serie A, ma è una 'candidata cronica' allo scudetto. Il fatto di aver passato un periodo lontano dai grandi palcoscenici rende i dirigenti, e soprattutto i giocatori, estremamente motivati per dimostrare che questo club è sempre al top. Sia a livello nazionale che internazionale. La squadra ha molta qualità tecnica. Abbiamo tutto per poter lottare con Inter, Milan, Roma e le altre squadre della serie A. Per me personalmente, arrivare alla Juventus è la realizzazione di un sogno, il riconoscimento del mio valore.uefa.com: Credi che il tuo modo di giocare si adatterà al calcio italiano?Jorge Andrade: Una componente tattica fondamentale del calcio italiano è la solidità difensiva. Vedremo. E' evidente che in un campionato come quello spagnolo si segni di più perché si dà più importanza alle giocate offensive. La difesa è sempre sotto pressione. Ma questo non significa che in Italia c'è meno lavoro per i difensori. Anzi, bisogna lavorare di più per mantenere quella solidità difensiva. Nel calcio ci sono molte variabili che possono influenzare una stagione. L'importante è cominciare bene, prepararmi bene nel ritiro e proseguire cercando di raggiungere gli obiettivi della squadra, cercando di adattarmi il più rapidamente possibile.uefa.com: Quali sono i benefici che potrai ottenere con questo trasferimento in Italia?Jorge Andrade: A 29 anni, credo che il mio calcio sia già definito, ma c'è sempre spazio per migliorare. Mi hanno contattato per il mio valore e per quello che ho già dimostrato. La vedo più come una possibilità di contribuire ai risultati della squadra che per migliorarmi come giocatore. Certamente però ogni tappa della carriera e della vita contribuisce ad arricchire il bagaglio di esperienze.uefa.com: Come ci si sente a giocare in un ruolo già ricoperto in passato da giocatori come Lilian Thuram e Fabio Cannavaro?Jorge Andrade: Stiamo parlando di grandi giocatori, tra i migliori del mondo, ma comunque ho fiducia nei miei mezzi. Tutti i giocatori hanno dei predecessori e tutti quelli che partono hanno dei sostituti. La concorrenza e la pressione ci sono sempre. E’ normale. Sia in un club che nella nazionale devi sempre conquistare gli spazi tramite il lavoro e l'impegno. E' quello che proverò a fare affinché in futuro si dirà che sarà difficile raccogliere l'eredità di Jorge Andrade.uefa.com: La presenza di un altro portoghese come Tiago aiuterà il tuo ambientamento?Jorge Andrade: Chiaro. Tiago è un amico e un compagno di nazionale da molti anni. Siamo entrambi portoghesi e sarà naturale aiutarsi sia nella vita sul campo che fuori dal campo. Il fatto di essere arrivati insieme alla Juventus è una gran bella coincidenza. Tiago è un grande giocatore e una persona stupenda.
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